Gutta Cavat Lapidem - Natura, storia e cultura delle grotte bolognesi

Settore in cui opera l'ente
Arte, attività e beni culturali
Città in cui opera l'ente
Bologna
Tipologia ente

Associazione ambientale

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IL PROGETTO

La mostra “Gutta Cavat Lapidem – Natura, cultura e storia delle grotte bolognesi” si è svolta dal 18 settembre 2021 al 30 aprile 2022 presso il Museo “Giovanni Capellini” Collezione di Geologia del Sistema Museale di Ateneo. Questa iniziativa ha voluto “portare in città” la vita, le forme, i rumori e le emozioni offerte dal paesaggio sotterraneo dei gessi bolognesi. Un allestimento sensoriale che ha inteso far toccare con mano, e con il corpo, l’attività dello speleologo quando osserva, indaga e attraversa gli spazi ipogei scavati dalle acque. Lungo il percorso espositivo, corredato di pannelli con testi e immagini, si sono affiancate installazioni multisensoriali che hanno facilitato l’accesso ad ogni tipo di pubblico. Il plastico tridimensionale dell’area del Parco dei Gessi bolognesi, le rocce da toccare, il libro carsico da esplorare e la riproduzione di un tratto della grotta della Spipola da percorrere con luce e caschetto con tutti i possibili rumori percepibili nelle grotte, hanno regalato ai visitatori una serie di esperienze immersive inedite ed entusiasmanti. La mostra è stata ideata anche per celebrare i 150 anni dalla scoperta della grotta del Farneto, avvenuta nell’ottobre del 1871 da parte di Francesco Orsoni, data che diede avvio alle esplorazioni e alle ricerche scientifiche delle grotte nei gessi bolognesi, un patrimonio naturale e culturale che oggi, assieme alle altre aree gessose della regione, è candidato a divenire sito del World Heritage Unesco.

“Sinergia, è esattamente il concetto che ha consentito la realizzazione di questa iniziativa. Un’azione potenziata da competenze e ruoli differenti che hanno reso sensibile un’esperienza normalmente lontana dalla quotidianità. Portare in ambito urbano un ambiente legato alla natura più selvaggia, come quello delle grotte qui presentate, e cercare di proporlo nel modo più inclusivo e concreto possibile, ha comportato l’impegno, la capacità e il coinvolgimento di un ampio gruppo di specialisti".

- Michele Sivelli, Fabio Fornasari

L'IMPATTO DEL PROGETTO

Il carattere originale e innovativo dell’esperienza proposta è stato l’aspetto più apprezzato da parte di tutti i fruitori. Hanno espresso particolare interesse soprattutto i nuclei famigliari con bambini, il pubblico di persone cieche e ipovedenti, nonché i gruppi scolastici; così come è testimoniato dai commenti rilasciati sul libro delle visite messo a disposizione. La ripetuta frequentazione alla mostra da parte di alcuni visitatori, unitamente alla richiesta di attività laboriatoriali extra, è stata un’ulteriore prova dell’apprezzamento avuto all’iniziativa. La ricaduta positiva sul pubblico è stata rilevata anche dalla volontà da parte dei fruitori di scoprire o approfondire la conoscenza degli ambienti illustrati dalla mostra stessa dove, presso la direzione del Parco dei Gessi bolognesi, si è registrata la richiesta di un aumento di visite guidate nelle aree epigee e ipogee del parco. Un ulteriore elemento di riscontro positivo si è avuto anche da parte della Direzione del Museo “Giovanni Capellini” che ha inteso prolungare la durata dell'esposizione di alcuni mesi rispetto al termine stabilito. Parallelamente altre realtà museali hanno ora prenotato il trasferimento della mostra presso le loro sedi.

TESTIMONIANZE DEI BENEFICIARI

Note dal “libro delle uscite”: Josef and Luisa from Germany, so nice here! - Complimenti per le esposizioni e i supporti didattici ai non vedenti e ipovedenti, Alma e Beppe. - Grazie mille, interessante e giusta iniziativa per sollecitare l’interesse e la fantasia dei visitatori, Liliana. - Che bello! Aspettiamo altri 10 metri in attesa di visitare la Spipola! Simonetta. - Bellissimo e meraviglioso entrare in grotta! Lo farei sempre!! Emma. - Molto bello... non immagino quanto sia difficile farlo nelle grotte vere! Francesco P. - E’ stato il momento più bello della mia vita con le mie gemelle in una grotta meravigliosa, Aurora. - Matteo A.: il museo è stupendo ma soprattutto la grotta! - Non vedo l’ora di tornarci perché adoro arrampicarmi e esplorare, Marta. – Complimenti, mostra di grande “profondità” pur se realizzata con materiali semplici, Stefano. - Sono entrato nella grotta finta Spipola e mi sono incastrato e divertito perché abbiamo fatto 6 giri. - Bellissimo, soprattutto il passaggio segreto nascosto molte bene! Enea. - Persone come voi sono un valore aggiunto al Museo, continuate così. - Da grandi saremo delle bellissime stalagmiti! Marta e Linda. - Mi è piaciuto fin troppo, Marco - Lo speleologo paura non ha!