IMPARARE AD ABITARE (ANCHE CON IL CORONAVIRUS). Progetti abitativi per persone con disabilità intellettiva.
Educazione, istruzione e formazione
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Fondazione
https://www.dopodinoi.org/
IL PROGETTO
"I ragazzi prima della pandemia avevano routine che si erano consolidate nel corso dei progetti preparatori all’autonomia: il lavoro, l’alternanza gruppo appartamento-casa dei genitori, attività di tempo libero. Con le quarantene e le chiusure tutto questo è venuto meno: le incertezze del periodo si sono sommate all’ansia per aver perso quelli che erano i punti di riferimento della quotidianità. Ci hanno raccontano come si è creato un vuoto nelle loro giornate, ma la volontà di riprendere la vita di sempre era davvero forte. La vita in gruppo appartamento è contraddistinta da momenti di svago di lavoro, di cooperazione e, soprattutto, di voglia di guadagnarsi la propria autonomia. Queste caratteristiche del progetto sono rimaste immutate e si è, tuttavia, aggiunta la necessità di una maggiore attenzione alla pulizia e alle regole specifiche di questo momento così particolare."
- Luca Marchi
L'IMPATTO DEL PROGETTO
Quando potrò andare a vivere da solo?
L’appartamento “Casa FuoriCasa” è il primo passo del Sistema Residenziale Diffuso “Abitare fuoriCasa” di Fondazione Dopo di Noi, e rappresenta una sorta di palestra di autonomia, un servizio in cui le persone con disabilità sperimentano occasioni di distacco dai genitori. Gli interventi educativi-riabilitativi, commisurati a seconda delle capacità potenziali del partecipante, sono volti a stimolare le sue autonomie abitative e relazionali in preparazione a un progressivo distacco dal contesto familiare. Ogni gruppo si incontra periodicamente presso l'appartamento e deve organizzare la propria vita per alcuni giorni. I partecipanti si trovano subito in una situazione reale e molto "concreta" dove è evidente la necessità di dover gestire la collocazione delle proprie cose, i pasti, la spesa, la relazione con gli altri partecipanti. Gli educatori presenziano a queste fasi, cercando però di sostituirsi il meno possibile ai partecipanti. In questo video Fabrizio del gruppo SuperLab, un gruppo di ragazzi con disturbi dello spettro autistico, manifesta l’esigenza di avere dei momenti al di fuori dal nucleo familiare in cui sentirsi libero e mettersi in gioco. La volontà di un uomo adulto, fa i conti però con il senso del dovere e col legame alle figure di riferimento. La totalità dei beneficiari del progetto manifesta un aumento dell’autostima e una gratificazione e guadagna via via una percezione del sé adulto puntuale e consapevole. Il progetto “Imparare a Vivere - Progetti abitativi per persone con disabilità intellettiva” è stato realizzato con il contributo di Fondazione Carisbo
Quando potrò andare a vivere da solo?
L’appartamento “Casa FuoriCasa” è il primo passo del Sistema Residenziale Diffuso “Abitare fuoriCasa” di Fondazione Dopo di Noi, e rappresenta una sorta di palestra di autonomia, un servizio in cui le persone con disabilità sperimentano occasioni di distacco dai genitori. Gli interventi educativi-riabilitativi, commisurati a seconda delle capacità potenziali del partecipante, sono volti a stimolare le sue autonomie abitative e relazionali in preparazione a un progressivo distacco dal contesto familiare. Ogni gruppo si incontra periodicamente presso l'appartamento e deve organizzare la propria vita per alcuni giorni. I partecipanti si trovano subito in una situazione reale e molto "concreta" dove è evidente la necessità di dover gestire la collocazione delle proprie cose, i pasti, la spesa, la relazione con gli altri partecipanti. Gli educatori presenziano a queste fasi, cercando però di sostituirsi il meno possibile ai partecipanti. In questo video Fabrizio del gruppo SuperLab, un gruppo di ragazzi con disturbi dello spettro autistico, manifesta l’esigenza di avere dei momenti al di fuori dal nucleo familiare in cui sentirsi libero e mettersi in gioco. La volontà di un uomo adulto, fa i conti però con il senso del dovere e col legame alle figure di riferimento. La totalità dei beneficiari del progetto manifesta un aumento dell’autostima e una gratificazione e guadagna via via una percezione del sé adulto puntuale e consapevole. Il progetto “Imparare a Vivere - Progetti abitativi per persone con disabilità intellettiva” è stato realizzato con il contributo di Fondazione Carisbo
TESTIMONIANZE DEI BENEFICIARI
Il mio punto debole probabilmente è il tenere a bada i miei brutti pensieri e le mie ansie, mentre mi dicono che sono premuroso nei confronti degli altri, che me la cavo bene in cucina: “i miei piatti forte sono pasta al sugo di prosciutto, salsiccia in umido con i fagioli, crostata alla crema”.
Vorrei imparare ad essere più indipendente, ad esempio vorrei imparare a pagare le bollette, continuare a fare la lavatrice insieme all’educatrice per arrivare un giorno a farla totalmente in autonomia, vorrei preparare dei dolci che da tanto tempo non si fanno più.