La peculiarità dell’esperienza in realtà virtuale è che lo spettacolo viene visto da uno spettatore alla volta in una dimensione di intimità e immersività. Attraverso l’uso di due oculus contemporaneamente, da mercoledì 30 marzo a domenica 3 aprile 2022, lo spettacolo La mappa del cuore di Lea Melandri in VR è stato così fruito sia direttamente che indirettamente. L’installazione è stata infatti collocata nello spazio pubblico della biblioteca (per i primi tre giorni feriali) e nello spazio della pinacoteca (per i due giorni festivi) ed è stata incontrata da circa 350 frequentatori di Le Scuole. La visibilità è stata maggiore nel fine settimana per il pubblico confluito per via del Weekend della cultura 2022 - Graziano Campanini. Dell’iniziativa è stato informato, attraverso la promozione on line, il pubblico fedele di Ateliersi tramite la newsletter (circa 3000 contatti) e tramite i canali social FB e IG (circa 18.000 fan). Un’operazione simile è stata svolta anche dall’ufficio promozione e comunicazione della Stagione Agorà.
Per quanto riguarda l’impatto qualitativo del progetto, possiamo confermare che è stato raggiunto il suo obiettivo base: portare il teatro fuori dal teatro, nei musei, nelle biblioteche e negli spazi culturali, proponendo una fruizione che indaghi il potenziale delle tecnologie digitali e contemporaneamente sollevi una riflessione sulle inquietudini adolescenziali, di ieri e di oggi.
La scelta di collocare la visione teatrale nei contesti museali e bibliotecari ha influito positivamente sulla valorizzazione e diffusione della conoscenza del patrimonio culturale, ha cercato di abbassare la soglia psicologica e culturale di accesso ai musei/biblioteche, ha contribuito alla contaminazione, accrescimento e intensificazione del rapporto con i pubblici di tutti i soggetti coinvolti.
Dalle testimonianze documentate e dai feedback raccolti si evince che l’intenzione alla base del progetto - di offrire interessanti contenuti intergenerazionali rivolgendosi sia agli adolescenti di oggi, sia ai loro genitori che erano adolescenti negli anni in cui sono state scritte le lettere che rappresentano il centro drammaturgico dell’opera - è stata pienamente soddisfatta.