LETTURE AL COSMO, un percorso laboratoriale e performativo sulla pluralità dei linguaggi a Pieve di Cento e a Castello d’Argile, autunno 2023

Settore in cui opera l'Ente
Arte, attività e beni culturali
Comune in cui opera l'Ente
Bologna
Tipologia Ente

Associazione di promozione sociale

Social

IL PROGETTO

Il progetto LETTURE AL COSMO è un duplice percorso – laboratoriale e performativo – pensato per creare occasioni di incontro e confronto tra linguaggi minoritari e maggioritari attraverso: - la lettura collettiva ad alta voce del libro I rom d’Europa. Una storia moderna di Leonardo Piasere, nell’ambito di un articolato percorso laboratoriale sull'apprendimento e l'esercizio di alcune pratiche di lettura corale ad alta voce, ospitato a Le Scuole Biblioteca Pinacoteca di Pieve di Cento (BO); - la presentazione di Gipsy Lady 1646 di Ateliersi, una mise en espace dall’estrema vivacità ritmica dalla commedia secentesca Signorina Zingaretta di Florido De Silvestris, in cui per la prima volta compare la lingua romanì parlata da rom e sinti, ospitata al Teatro La Casa del Popolo di Castello d’Argile (BO); per conoscere la storia e la cultura rom e sinti e per combattere gli stereotipi e i luoghi comuni a loro connessi. Entrambi gli appuntamenti sono stati realizzati nell’ambito di Agorà, un’unica stagione teatrale -a cura dell’Associazione Liberty - diffusa in otto comuni dell’Unione Reno Galliera.

Le “Letture al cosmo” sono la creazione di un gruppo di persone che si riuniscono attorno alla possibilità di donare un libro al cosmo, passando dalla carta alla voce. Il rapporto che si ha con i libri in silenzio, intimamente, è un tipo di relazione che amiamo; la lettura ad alta voce va ad aggiungere, però, altre possibilità. Il percorso che ci porta alla condivisione della lettura ad alta voce è un percorso di scoperta delle tecniche che favoriscono la gestione dell’attenzione e dell’ascolto e che fanno in modo che l’incontro tra chi sta leggendo e i contenuti del libro possa fare da volano a una amplificazione contenutistica e sentimentale delle parole scritte. (Dalla carta alla voce. Intervista a Fiorenza Menni (Ateliersi), a cura di Giulia Damiano, in “Altre Velocità”, novembre 2023).

- Fiorenza Menni

L'IMPATTO DEL PROGETTO

Sul fronte dell'impatto sociale, il progetto - attraverso l’esempio della minoranza rom, e con gli strumenti multidisciplinari tipici dell’arte performativa - ha coseguito i seguenti risultati: a) ha favorito il pluralismo interculturale e linguistico; b) ha fornito ai cittadini della Città Metropolitana di Bologna (giovani e adulti) gli strumenti e le competenze necessarie per un sano e soddisfacente uso del proprio strumento vocale e la conseguente presa della parola; c) ha ampliato la frequentazione dei luoghi coinvolti, valorizzando il patrimonio artistico in essi custodito e aumentando l’attrattività dei territori di riferimento; d) ha promosso la circolazione di contenuti di stimolo allo sviluppo di un più profondo e fertile dialogo intracomunitario sul territorio; e) ha attirato l’attenzione dei media sull’importanza della partecipazione artistica nel complicato processo dell’inclusione sociale.





TESTIMONIANZE DEI BENEFICIARI

“Per me è leggere ad alta voce (e ascoltare chi legge ad alta voce) nel laboratorio è un’esperienza unica, grazie alla conduzione di Fiorenza Menni, che con le pratiche che ci propone riesce ad aprire dei canali di sensibilità sottili: leggere con tutto me stesso (corpo voce attenzione immaginazione memoria ecc.) senza essere solo me stesso, perché il soggetto che fa la lettura è il gruppo, e chi dà voce al testo nel proprio turno di lettura è solo un veicolo (preziosissimo e singolare) di qualcosa che accade per mezzo di tutti i presenti. Forse è quello che accade sempre nella lettura, ma nel laboratorio questo aspetto viene incarnato pienamente, fino alle sue radici. Mi ha colpito che questo emerga anche leggendo un saggio storico come I rom d’Europa, un genere di libro non tipico delle letture ad alta voce: è come se cadesse la distinzione (abitudinaria e un po’ pigra) tra testo letterario e non letterario. D’altra parte il contenuto del libro che leggiamo ha una forza propria, che si moltiplica quando il gruppo legge e ascolta questa storia incredibile, e sorprendentemente ignorata dalla nostra coscienza storica” (Intervista con Andrea Gazzoni, nell’ambito del progetto”Voci dal verbo LEGGERE”, Patto per la lettura Bologna, dicembre 2023).