Mi prendo cura di te – l’accoglienza ai tempi del Covid-19
Settore in cui opera l'ente
Volontariato, filantropia e beneficenza
Volontariato, filantropia e beneficenza
Città in cui opera l'ente
Bologna
Bologna
Tipologia ente
Cooperativa Sociale di tipo A+B
IL PROGETTO
La Cooperativa Comunità Papa Giovanni XXIII, di fronte all’emergenza Covid 19 e alle conseguenze che l’epidemia stessa ha causato, si è trovata di fronte alla necessità di trovare soluzioni che potessero tutelare gli ospiti presenti presso le strutture del proprio circuito e la vocazione stessa della comunità vocata all’accoglienza degli ultimi e dei più disagiati, che nel periodo in questione hanno ancora più risentito del rallentamento di tutti i servizi di prossimità.
Dal maggio del 2020 in collaborazione con la Parrocchia di San Lazzaro di Savena (BO) e La parrocchia di Castel Maggiore (BO), sono state organizzate le due canoniche per un totale di 4 posti letto, utilizzati per l’isolamento fiduciario preventivo, prima dell’ingresso presso le nostre strutture per iniziare il percorso terapeutico vero e proprio.
Nel periodo di progetto sono entrate circa 30 persone, inviate da diversi servizi territoriali dell’Azienda USL di Bologna come di altre aziende di altre Regioni. Lo stesso servizio è stato utilizzato anche da altri enti ausiliari del territorio di Bologna per lo svolgimento del periodo di isolamento.
"Da maggio 2020 a giugno 2021, grazie al contributo di Fondazione CARISBO, la nostra Cooperativa ha potuto accogliere più di 30 persone in strutture emergenziali per il periodo di isolamento fiduciario, prima dell'accoglienza e dell'inizio dei percorsi terapeutici. Grazie a Fondazione CARISBO, liberi dalle dipendenze!"
- Comunità Papa Giovanni XXIII soc. coop. a r.l.
L'IMPATTO DEL PROGETTO
La pandemia da Covid-19 ha colpito tutti ma in particolar modo coloro che si trovavano già ai margini della società (senza fissa dimora, tossicodipendenti, disoccupati ecc). Le restrizioni derivanti dalla crisi sanitaria hanno accentuato ancora di più fenomeni come l'ineguaglianza e la carenza di pari opportunità per tutti, così come l'aggravarsi di situazioni di dipendenze o disagio già ai limiti.
Grazie al progetto è stato possibile:
• garantire ai beneficiari la possibilità di svolgere un periodo di isolmento preventivo in una struttura idonea in prospettiva di un percorso terapeutico;
• contrastare l'incremento dei casi di dipendenze patologiche (alcool, droga, gioco d'azzardo) riscontrati sul territorio;
• garantire il potenziamento, quando possibile, e la qualificazione dell’accoglienza di persone con dipendenze patologiche;
• contenere e limitare il propagarsi dei contagi da Covid-19 specialmente tra le fasce più deboli;
• creare percorsi specifici di recupero e reinserimento sociale per i beneficiari;
• garantire l'orientamento e l'accompagnamento nelle procedure sanitarie e burocratiche.