Moving out! Vivere da soli, ma non essere soli
Settore in cui opera l'ente
Educazione, istruzione e formazione
Educazione, istruzione e formazione
Città in cui opera l'ente
Bologna
Bologna
Tipologia ente
Associazione di promozione sociale
Sito Web
https://www.aiasbo.it/
https://www.aiasbo.it/
IL PROGETTO
Il Progetto "Moving out! Vivere da soli, ma non essere soli" è un Progetto Abitativo Multidisciplinare realizzato da Aias Bologna Onlus con il contributo della Fondazione Carisbo e costruito attraverso un percorso multidisciplinare dedicato ad accompagnare persone con disabilità o disagio, ed i propri familiari, verso l’autonomia abitativa e l’integrazione sociale. Il progetto si è rivolto a persone con disabilità, congenita o acquisita, maggiorenni, pluri-svantaggiate e residenti sul territorio cittadino. Il Progetto Abitativo Multidisciplinare è centrato sull’autonomia abitativa, in una nuova ed originale forma di residenzialità partecipata, integrata dalle tecnologie e supportata dai servizi. La propria casa può diventare attiva e interagire con le persone al suo interno e all’esterno, attraverso le integrazioni tecnologiche, la domotica, i dispositivi ICT ormai diffusi e conosciuti ma anche educativa e sociale. L’abitazione dell'utente diventa quindi interattiva e completamente accessibile; progettata per favorire l’inclusione al suo interno ma anche verso l’esterno. Attraverso una presa in carico più leggera e flessibile la casa diventa anche educativa, fornendo strumenti per la gestione di nuovi ambiti di autonomia e dei propri bisogni, e nello stesso tempo sociale, in quanto agevola le reti con i servizi, le persone e le opportunità offerte dal territorio. In base ai requisiti definiti, sono stati quindi individuati 4 nuclei familiari, assegnatari di altrettanti alloggi ACER, a cui è stata proposta la partecipazione al progetto.
Sono stati avviati dei percorsi preliminari per definire gli obiettivi, le motivazioni personali e le necessità specifiche di ciascuno, in cui sono stati coinvolti gli utenti, i tecnici, gli educatori di riferimento del progetto e, ove presenti, i referenti dei servizi sociali. I percorsi sono stati la base per la definizione e la personalizzazione dei kit tecnologici che sono stati installati al domicilio dei partecipanti, a cui è stata fatta un’apposita formazione e sono stati forniti tutti gli strumenti conoscitivi e tecnologici per un corretto ed efficace uso delle tecnologie previste. Dopo una prima fase di test è stato quindi avviato anche il percorso socio-educativo per l’accompagnamento all’uso delle tecnologie e per l’acquisizione di autonomie, competenze socio-relazionali e per l’integrazione e la fruizione dei servizi sul territorio.
Il progetto porta a una vera e propria integrazione sociale e tecnologica. Questa esperienza a fatto emergere la necessità di proseguire ed ampliare le sperimentazioni in atto. La sfida che ci proponiamo è ampia e siamo consapevoli che gli utenti più bisognosi di un servizio di questo genere sono anche quelli con maggiori fragilità e difficoltà economiche. Per questo AIAS, anche in ottica di sostenibilità e impatto del progetto sul territorio, ha deciso di proseguire l’esperienza e di provare a strutturare un servizio su più larga scala.
- Valentina Fiordelmondo
L'IMPATTO DEL PROGETTO
La sperimentazione di nuove residenzialità e progetti di autonomia per le persone con disabilità e fragilità sono uno degli obiettivi che i servizi pubblici e privati hanno riconosciuto come indispensabili per il raggiungimento di pieni diritti (in linea con quanto enunciato dalla Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità) e per economie socio-sanitario-assistenziali pubbliche sostenibili. Il percorso del progetto Moving out, nonostante sia stato rallentato ed esposto alle complicazioni dovute alla pandemia COVID 19, è stato un percorso molto importante che ha dimostrato, da un lato, quanto le persone con disabilità abbiano bisogno di essere supportate da una rete di servizi diversificati ma che riescono a comunicare tra di loro; dall’altro, quanto le tecnologie, anche quelle apparentemente più semplici e meno invasive, possano essere una risorsa preziosa per migliorare l’autonomia quotidiana, limitare l’isolamento sociale e migliorare la qualità della vita in generale. In questo modo si permette alle persone di vivere al proprio domicilio il più a lungo possibile evitando ospedalizzazioni e strutture, limitando quindi i costi economici e sociali privati e pubblici che ne deriverebbero.
TESTIMONIANZE DEI BENEFICIARI
Cosa ti ha permesso di ottenere la partecipazione a questo progetto?
“poter comunicare meglio con amici e con AIAS, e di poter avere un aiuto pratico rispetto alla gestione accensione di luci, prese, ecc.”
“Possibilità di comunicazione e relazione”.
“Vorrei capire come la tecnologia e la domotica possono soddisfare i miei bisogni e creare una rete di conoscenti /amicizie”.
“Avere maggiori autonomie per mia figlia disabile”