Mus-e a Bologna per contrastare la povertà educativa
Settore in cui opera l'ente
Educazione, istruzione e formazione
Educazione, istruzione e formazione
Città in cui opera l'ente
Zola Predosa
Bologna
Sasso Marconi
Calderara di Reno
Zola Predosa
Bologna
Sasso Marconi
Calderara di Reno
Tipologia ente
Fondazione
Sito Web
https://mus-e.it
https://mus-e.it
IL PROGETTO
Il progetto si rivolge a 700 bambini che frequentano la scuola pubblica primaria e si trovano in condizioni di particolare fragilità, per motivi culturali, economici, sociali o legati a disabilità di tipo fisico/cognitivo. Si articola nell'organizzazione di 28 percorsi artistici in altrettante classi, per un totale di 24h all'anno e 16 incontri per classe, sempre alla presenza degli insegnati, in modo che l’approccio artistico non venga percepito come un “extra” da bambini e famiglie, ma come parte integrante della loro formazione. Il percorso si conclude con una "lezione aperta" pensata come un momento non performativo, ma di confronto e condivisione con la comunità educante. All'interno del percorso i bambini hanno la possibilità di sperimentare due diverse discipline artistiche (danza, teatro, arti visive e multimediali, musica): gli artisti, formati con le più innovative metodologie legate all'insclusive learning e al Teaching Artist, incoraggiano i bambini a sviluppare liberamente la loro creatività, sviluppando allo stesso tempo un profondo ascolto degli altri e del mondo che li circonda, con un'attenzione particolare alla capacità dei bambini di riuscire ad esprimere e gestire le emozioni, anche quelle negative (capacità che il periodo di pandemia ha fortemente compromesso).
Dalle relazioni finali raccolte abbiamo riscontrato l’entusiasmo ed il riconoscimento dei docenti verso tutti i percorsi di Mus-e, il binomio artista e insegnante risulta vincente nel trasformare i problemi in opportunità. Una docente racconta come Martina , l’artista di teatro, è riuscita con una bambina che non parlava per un disturbo del linguaggio, a valorizzare e rendere protagonista il “silenzio” in scena e la gestualità della bambina. Alla fine dell’anno i genitori hanno sottolineato il beneficio di questa esperienza per la loro bimba che normalmente restava isolata.
- Rita Costato Costantini, Anna Russo
L'IMPATTO DEL PROGETTO
Nei percorsi Mus-e l'arte è utilizzata come mediatrice di emozioni e favorendo un metodo di lavoro incentrato sui processi di rielaborazione creativa, stimolano la socializzazione, la disponibilità e la collaborazione. Risultano raggiunti a diversi livelli, gli obiettivi portanti del progetto Mus-e , riguardanti la consapevolezza della propria corporeità, l’ascolto di sé, lo sviluppo della creatività, il rispetto dell’altro e la coesione del gruppo classe. Quest’anno è stato dato maggior valore alla lezione aperta e all’incontro con le famiglie. Dopo gli anni della pandemia, ci sembrava necessario estendere momenti dell’esperienza Mus-e anche alle famiglie. In molte classi si sono proposte “lezioni aperte interattive” bambini/e e genitori nell’esperienza artistica, bambini/e che insegnavano ai genitori canzoni, danze, rappresentazioni artistiche, bambini che insegnavano ai genitori a costruire il loro “Muppet”, a lavorare l'argilla e a tessere.
TESTIMONIANZE DEI BENEFICIARI
I maestri e le maestre raccontano:" Il giorno della lezione aperta i bambini erano davvero emozionati, ma sono riusciti a lavorare insieme nel pieno rispetto del gruppo e del singolo: le difficoltà individuali sono state superate e tutti hanno avuto il piacere di sperimentare e sperimentarsi." " Ogni singola lezione potrebbe essere spiegata con una trasposizione dei canti, dei balli e delle attività anche a distanza dalla fine del progetto. Capita, infatti, di sentire i bambini cantare le canzoni dell’artista , di ricevere il loro buongiorno così come glielo aveva insegnato a lezione di musica."
" L’indice di gradimento di entrambi i progetti è andato oltre le aspettative. La classe non vedeva l’ora che arrivassero le artiste e di svolgere le attività proposte. Per gli alunni questi momenti sono stati essenziali anche per misurare il proprio corpo, lo spazio intorno, le loro capacità artistiche e ricordano con entusiasmo l’esperienza vissuta." "L’esperienza di MUS-E ha sicuramente arricchito culturalmente e personalmente la classe. Una classe, nella quale molti alunni, molto spesso non hanno la possibilità, fuori dalla scuola, di misurarsi con esperienze simili, ne ha giovato profondamente in molti ambiti didattici e extradidattici: da un punto di vista espressivo, di sicurezza, di autostima e fiducia nelle proprie capacità. Maggior socievolezza nell’esporre un argomento, una migliore postura, una capacità di ragionamento più affinata.