NO è NO – SI è SI azioni per una cultura del consenso
Ente
RED BOLOGNA APS
RED BOLOGNA APS
Settore in cui opera l'Ente
Volontariato, filantropia e beneficenza
Volontariato, filantropia e beneficenza
Comune in cui opera l'Ente
Bologna
Monte San Pietro
Castel Maggiore
Castiglione dei Pepoli
Bologna
Monte San Pietro
Castel Maggiore
Castiglione dei Pepoli
Tipologia Ente
Associazione di promozione sociale
Sito Web
http://www.redbologna.it
http://www.redbologna.it
IL PROGETTO
Il progetto vuole coinvolgere i giovani a riflettere attorno al tema del “consenso”, diretto ad analizzare la cultura dello stupro, ossia l’insieme dei comportamenti, dei pensieri e delle norme socialmente accettate che contribuiscono a plasmare una società in cui le violenze sessuali sono tollerate e costruire insieme una cultura fondata sul consenso, la comunicazione e il rispetto reciproco, in cui nessuna persona debba imparare a difendersi. Una cultura in cui “no” significa “no”, un silenzio significa “no”, e solamente “sì” significa “sì”. La “cultura dello stupro” costituisce un retroterra culturale, ampiamente condiviso, in base al quale la violenza è percepita come sexy e la sessualità come violenta, per cui si abbraccia l’idea che l’uomo sia strutturalmente un predatore e la donna una preda sessuale (Buchwald et al. 1993: v): l’intervento progettato vuole fare emergere e riflettere su quanto questa cultura si trovi nei nostri comportamenti quotidiani.
Con questa campagna social vogliamo innescare una riflessione profonda tra i giovani, partendo dalla consapevolezza che la cultura dello stupro non è solo un fatto estremo, ma si annida nei gesti, nelle parole, nei silenzi quotidiani. Promuovere il consenso significa cambiare il paradigma: non più autodifesa, ma relazione; non più tolleranza della violenza, ma educazione al rispetto. Solo in una cultura dove ‘sì’ vuol dire davvero ‘sì’, potremo sentirci tutte e tutti liberi e al sicuro.
- Ariberto Vergnani
L'IMPATTO DEL PROGETTO
Il progetto NO è NO – SÌ è SÌ. Azioni per una cultura del consenso ha realizzato una campagna social strutturata e continuativa, rivolta a un pubblico giovane (18–35 anni), con l’obiettivo di promuovere una cultura fondata sul consenso, la comunicazione e il rispetto reciproco. Ogni settimana è stato pubblicato un contenuto visuale – fotografia singola o carosello – accompagnato da una caption narrativa che esplicitava il legame con il tema del consenso.
In linea con l’approccio dell’educazione trasformativa (Mezirow, 1991), l’intervento ha stimolato la riflessione critica su norme sociali interiorizzate e ha attivato micro-pratiche discorsive in grado di generare un cambiamento culturale diffuso e sostenibile. La scelta di utilizzare esclusivamente i canali social ha consentito di raggiungere il target in maniera diretta e informale, valorizzando i linguaggi digitali propri della loro quotidianità.