SMILE VAN - Il pulmino del sorriso

Settore in cui opera l'ente
Volontariato, filantropia e beneficenza
Città in cui opera l'ente
Castel Maggiore
Tipologia ente

Ente ecclesiastico/religioso

Social

IL PROGETTO

Dal 2005 la Comunità Papa Giovanni XXIII nel bolognese si occupa del recupero dei prodotti alimentari donati da una decina di supermercati e grandi catene alimentari, da aziende del territorio e dal Banco alimentare. Ma a seguito della pandemia è stata necessaria una implementazione della distribuzione a famiglie fragili nella provincia di Bologna e l’acquisto di un furgone refrigerato per un utilizzo più adeguato anche durante la stagione estiva e per garantire l’integrità di significative quantità di fresco. Il progetto “Il pulmino del sorriso” è stato avviato a luglio 2021 con una prima fase di riavvio delle attività di contatto supermercati, raccolta e smistamento prodotti ed una riorganizzazione con mappatura e analisi dei bisogni di famiglie emarginate o fragili che necessitano di un sostegno concreto a seguito della pandemia da Monterenzio (BO) nella Valle dell’Idice, verso Bologna città e fino al circondario imolese. In una seconda fase, tramite la raccolta fondi avviata per coprire per intero il costo del pulmino refrigerato, è stato acquistato il furgone refrigerato – il 22/0/2021 – ed è ripartita in maniera più capillare la distribuzione a famiglie del territorio e anche alle strutture della comunità Papa Giovanni XXIII per tossicodipendenti, senza dimora, ex detenuti, adulti con patologia psichiatrica, e case famiglia per bimbi e persone con disabilità e/o donne vittime di violenza e tratta e mamme sole.

"Grazie al progetto SMILE VAN, finanziato dalla Fondazione Carisbo, abbiamo aiutato oltre 400 tra cui tossicodipendenti, persone senza dimora, ex detenuti, adulti con patologia psichiatrica, persone con disabilità e/o donne vittime di violenza e tratta e mamme sole, oltre a tantissime famiglie, uomini e donne che a causa della pandemia non riescono più a fare la spesa, a comprare il necessario per mettere in tavola un pasto caldo"

- Irene Ciambezi

L'IMPATTO DEL PROGETTO

Nel suo tragitto settimanalmente, gli operatori e i volontari di Apg23 hanno incontrato famiglie, uomini e donne che a causa della pandemia non riescono più a fare la spesa, a comprare il necessario per mettere in tavola un pasto caldo e assicurando loro prodotti alimentari è stata una occasione anche per fare prevenzione sul tema dello spreco e dare valore al rispetto dell’ambiente e all’ecologia integrale, sensibilizzando sia i beneficiari che i donatori. Infatti ogni azione a favore delle persone fragili raggiunte dal pulmino del sorriso ha un duplice obiettivo: aiutare chi bussa alla nostra porta e salvare il cibo che altrimenti andrebbe buttato, seguendo le parole di Papa Francesco nella sua enciclica Laudato Si’: col rispetto del Creato ascoltiamo davvero anche il grido dei poveri. Fino ad ora sono almeno 400 le persone raggiunte ogni settimana grazie anche ai tanti volontari che hanno aderito al progetto “Il pulmino del sorriso”.