Student scientists: monitoraggio dell’inquinamento in città
Settore in cui opera l'ente
Volontariato, filantropia e beneficenza
Volontariato, filantropia e beneficenza
Città in cui opera l'ente
Bologna
Bologna
Tipologia ente
Associazione ambientale
IL PROGETTO
Sensibilizzare i ragazzi sulle problematiche dell’inquinamento atmosferico rendendoli protagonisti di un monitoraggio sulla qualità dell’aria in città. È ciò che è stato fatto nell’ambito del progetto di citizen science Student scientists: monitoraggio dell’inquinamento in città, sviluppato da Legambiente Emilia-Romagna grazie al sostegno della Fondazione.
500 i ragazzi coinvolti, studenti delle scuole medie Dozza (IC1), Zappa (IC15), Farini (IC12) e Liceo Scientifico Sabin di Bologna, con l’obiettivo di trasferire loro informazioni scientifiche sulla pericolosità dell’inquinamento dell’aria e sugli effetti sulla loro salute e sull’ambiente e renderli al tempo stesso protagonisti di una riflessione sulla qualità e la vivibilità della loro città.
Le prime attività del progetto sono iniziate nel novembre 2018 con lezioni di approfondimento che hanno formato i ragazzi su cos’è l’inquinamento dell’aria, come si misura, quali sono gli effetti sulla nostra salute e quali i riferimenti normativi da tenere in considerazione. Dopo questa prima fase i ragazzi hanno avuto modo di entrare concretamente in azione e, strumenti alla mano, realizzare in prima persona sessioni di monitoraggio del traffico e delle concentrazioni di PM10 all’esterno dei loro plessi scolastici, luogo dove passano la maggior parte della loro giornata.
Nello specifico i ragazzi si sono visti alle prese con una centralina in grado di misurare i livelli di polveri sottili (PM10), l’inquinante atmosferico che provoca più danni per la salute umana in Europa. In tutto sono stati 18 i campionamenti in 4 diversi punti della città con misurazioni di circa un’ora.
L'IMPATTO DEL PROGETTO
I risultati hanno riportato un quadro alquanto allarmante sullo stato della qualità dell’aria di Bologna. Un esempio su tutti è dimostrato dai dati delle rilevazioni del Liceo Sabin (ponte Matteotti): l’1 marzo 2019 la media oraria di PM10 misurata nelle due sessioni di rilevamento è stata di 193 μg/m3 e 161 μg/m3, numeri altissimi considerando che esiste una Direttiva Europea che fissa a 50 μg/m3 il limite massimo della media giornaliera di PM10 e a 35 il numero massimo di giornate in cui questo limite può essere sforato.
Il picco rilevato l’1 marzo ha toccato addirittura 239 μg/m3. Un dato che fa il paio con le rilevazioni del traffico, che nello stesso giorno hanno registrato il passaggio davanti ai cancelli della scuola di ben 1033 auto con un solo passeggero a bordo. Dati preoccupanti se confrontati con il numero di autobus che è di 133, circa 8 volte in meno. Tutte le scuole hanno presentato lo stesso scenario: alti livelli di PM10 e traffico intenso specie negli orari di ingresso/uscita da scuola.
La presentazione del Dossier è avvenuta il 29 maggio 2019 in Commissione Consiliare del Comune di Bologna, con la presenza fisica dei rappresentanti delle classi terze delle scuole Medie Zappa e Farini, oltre ai videomessaggi degli studenti delle altre scuole. I ragazzi hanno portato alle istituzioni le loro riflessioni e le loro richieste per migliorare la qualità dell’aria di Bologna, alla luce del percorso formativo e scientifico fatto durante le attività progettuali; richieste che hanno focalizzato l’attenzione sulla riduzione del traffico veicolare a favore del trasporto pubblico, e sulla necessità di azioni per favorire spostamenti sostenibili casa-scuola, al fine di migliorare la qualità dell’aria soprattutto nei momenti di ingresso e di uscita dai plessi scolastici.
L’obiettivo del progetto è stato duplice: in primo luogo sensibilizzare i ragazzi sul problema dell’inquinamento dell’aria, attraverso un’attività “scientifica” fatta da loro in prima persona. Crediamo che questa modalità sia stata più efficace per far passare l’importanza di questa tematica. Il secondo obiettivo è stato quello di poter ragionare insieme ai ragazzi sulle possibili alternative attuabili nelle nostre città, proposte volte alla promozione di stili di vita sostenibili, legati soprattutto alle modalità di trasporto, che auspichiamo le istituzioni vogliano approfondire e promuovere.