Un mezzo per la condivisione

IL PROGETTO

Il progetto “Un mezzo per la condivisione” presentato dalla Coop. Comunità Papa Giovanni XXIII, il cui ambito di intervento prevalente è il contrasto alle Dipendenze Patologiche, è nato per sopperire al bisogno di un mezzo a 9 posti da parte di due strutture gestite dall’ente ed entrambe situate a Castel Maggiore (BO) in Via Sammarina:
- La Comunità San Giovanni Battista è una realtà abitativa protetta di tipo familiare in cui si realizzano percorsi riabilitativi personalizzati volti al massimo reinserimento sociale possibile. La casa ospita 12 persone, inclusi i volontari e gli operatori, e rivolge il suo intervento a soggetti di entrambi i sessi con quadro di dipendenza patologica con prolungato e ricorrente abuso di sostanze, persone con disagio psichico correlato e persone in situazione di grave marginalità e con residue risorse personali sociali e lavorative.
- La Comunità San Giuseppe è una comunità terapeutica che ospita circa 15 utenti di entrambi i sessi, persone adulte con dipendenze patologiche, che riunite in una comunità di vita stabile e regolata, intraprendono un percorso terapeutico e di reinserimento sociale. Nella struttura, oltre all’accoglienza residenziale h 24/24, gli utenti seguono quindi percorsi terapeutici individuali e di gruppo strutturati in più fasi, fino al reinserimento sociale.
Gli utenti di entrambe le strutture vengono segnalati dai Ser-DP o altri Servizi referenti, dai Servizi socio-assistenziali territoriali, dal Servizio accoglienza interno della Cooperativa, dai Centri di Servizio sociale del Ministero di Grazia e Giustizia, da privati o persone entrate direttamente in contatto con la struttura tramite gli operatori durante l'attività di unità di strada. Entrambe le strutture di accoglienza perseguono il fine dello sviluppo globale della persona, fulcro di ogni azione educativa, attraverso piani individualizzati di reinserimento sociale fondati sul principio della “Centralità della persona”. La relazione e la condivisione tra le persone che a vario titolo partecipano alla vita comunitaria rappresentano gli elementi costitutivi dei progetti educativi individuali.

"Ci sono persone con problemi di dipendenza patologica che con coraggio hanno finito il percorso terapeutico ed ora cercano di reintegrarsi nella società e nel mondo del lavoro per sfuggire al rischio di ricadute. Come a #Bologna nelle comunità della Cooperativa Comunità Papa Giovanni XXIII, grazie al contributo della Fondazione Carisbo è possibile!"

- Irene Ciambezi

L'IMPATTO DEL PROGETTO

Per gli operatori e i volontari di entrambe le strutture, avere un mezzo adeguato garantisce, oltre all'accompagnamento dei beneficiari alle attività ordinarie, di socializzazione e di reinserimento socio-lavorativo, anche di portare avanti: il servizio di Unità di Strada per l'intercettazione di persone con dipendenze patologiche a cui offrire generi di primo conforto e proporre un percorso di recupero; i percorsi di prevenzione delle dipendenze con studenti delle scuole medie e superiori della Provincia di Bologna.

TESTIMONIANZE DEI BENEFICIARI

«Ora che siamo fuori dal tunnel della droga, dateci fiducia»!
Ci sono persone con problemi di dipendenza patologica che con coraggio hanno finito il percorso terapeutico ed ora cercano di reintegrarsi nella società e nel mondo del lavoro per sfuggire al rischio di ricadute. Come a #Bologna nelle comunità della Cooperativa Comunità Papa Giovanni XXIII, grazie al contributo della Fondazione Carisbo è possibile!