ArTour

Settore in cui opera l'ente
Volontariato, filantropia e beneficenza
Città in cui opera l'ente
Bologna
Tipologia ente

Altre cooperative

Social

IL PROGETTO

Una Bologna inedita, fatta dei luoghi attraversati dalle persone senza dimora, dei loro racconti, delle loro storie. Questo è il progetto ArTour nato all’interno del Laboratorio di comunità Scalo, punto di incontro tra gli abitanti del condominio e la popolazione del Quartiere. Il condominio ospita ospita al suo interno persone senza dimora con bisogni particolari; la struttura è assegnata al consorzio Arcolaio e gestita dalla nostra cooperativa. Ogni settimana il laboratorio di comunità propone attività aperte a chiunque voglia partecipare.
Le attività pratiche rivolte all’esterno sono diverse: fra queste spicca l' ArTour, che ha visto 3 appuntamenti fra giugno e settembre.
L’idea nasce dagli incontri settimanali di un gruppo di cittadini con e senza dimora che ha ragionato e progettato percorsi urbani da proporre tanto ai cittadini quanto ai turisti di passaggio per Bologna. Gli itinerari cercano di dare centralità al rapporto della persona con la città, al punto di vista soggettivo ed esperienziale di ognuno di noi che ridefinisce Bologna come città relazionale e in continuo cambiamento, non una città statica “da cartolina”. Persone con e senza dimora costruiscono itinerari che si caricano così dei punti di vista e delle esperienze di chi le racconta. Un progetto che intende svelare le storie che costruiscono il senso della città; non necessariamente storie nascoste, ma spesso ignorate o oltrepassate da un primo e superficiale sguardo. Non siamo né guide né attori o attrici ma persone, volontarie e militanti, che credono nella forza della relazione, dello scambio e dell’incontro.

Non siamo né guide né attori o attrici ma persone, volontarie e militanti, che credono nella forza della relazione, dello scambio e dell’incontro.

- Andrea Giagnorio

L'IMPATTO DEL PROGETTO

Un primo risultato verso l'esterno è stato quello di promuovere una nuova idea non solo di turismo, ma anche di vita in città e di socialità; un secondo risultato interno al gruppo è stato invece la sua crescita. Nel corso dell’esperienza del laboratorio abbiamo notato come sia indispensabile dedicare momenti alla cura del gruppo e dei legami interni al gruppo stesso. Questo porta a creare legami stretti fra i partecipanti, tanto da essere di stimolo ad una cura dell’altro spontanea. È un elemento centrale nelle attività dell'ArTour e del Laboratorio Scalo in senso più ampio. Favorisce la partecipazione; crea re informali eterogenee tra persone SD, vulnerabili e volontari; favorisce l’empowerment come singoli e come gruppo; è forza propulsiva avante e facilita il superamento di periodi di empasse.
I suddetti obiettivi si sono intersecati con la possibilità di creare o dare continuità a varie collaborazioni con soggetti ed esperienze che nel corso degli anni ArTour ha potuto incrociare lungo il percorso.
Questa modalità non solo permette di allargare la rete “amica” che gravita intorno al laboratorio specifico, ma permette di instaurare e intersecare nuove relazioni e possibilità per tutte le attività e persone che animano Scalo (inteso come Condominio e Laboratorio). Infine, dopo il lungo periodo di isolamento, durante il quale abbiamo visto dissolversi l’esperienza dello spazio pubblico, pensiamo che sia vitale, ora, tornare a vivere e attraversare, insieme, le strade e le piazze delle nostre città.