CINECare e CINEClassic: Cinema per pensare, in Strutture ospedaliere e nelle Città per contrastare solitudini e fragilità.

IL PROGETTO

Il CINECare è quel Cinema, che come dice il termine stesso, CARE, aiuta a saper pensare e superare comportamenti e momenti di vita destabilizzanti, innalzando le forze attive che trasformano angoscia e accumuli distruttivi. Questo Cinema, consente un lavoro attivo della mente, abbassando rischi di debilitazione e impoverimento cognitivo, rischi possibili in età matura, ma anche nei giovani. Sono previsti film di tre generi: Commedia brillante, Western psicologico, Noir a lieto fine. Dinamizzando questi tre generi si opera un movimento attivo nella mente, così da essere più responsiva. I film, preziosissimi, del CINECare tramite il Cinema Classico, scelti, in varie Cineteche Europee, sono prevalentemente film del Cinema Classico Hollywoodiano (1930-1950). e sono scelti con una specifica forma-misura in modo da riuscire a sollevare gli animi e le tensioni. I film sono introdotti dalla Prof.ssa Beatrice Balsamo, specialista di Psicologia e Cinema.
La nostra iniziativa di CINECare riguarda il Cinema della Cura che aiuta a risollevare situazioni di crisi, angosce e paure e si svolge nell'aula Magna dell'Ospedale Maggiore e all'Ospedale Bellaria, per dare accoglienza e conforto anche a degenti, famiglie, personale ospedaliero, cittadini. La AUSL, riconoscendo il valore dell'iniziativa, ha concesso tutti gli spazi. Tutte le iniziative di CINECare sono GRATUITE.
Le nostre Rassegne di CINEClassic si svolgono tutto l'anno in varie sedi nelle Città per contrastare solitudini e fragilità.


Il CINECare è quel Cinema che aiuta a saper pensare e superare comportamenti e momenti di vita destabilizzanti, innalzando le forze attive che trasformano angoscia e accumuli distruttivi.

- Beatrice Balsamo, specialista di Psicologia e Cinema e Presidente APUN (APS)

L'IMPATTO DEL PROGETTO

Le nostre iniziative di CINECare presso l'Ospedale Maggiore e l'Ospedale Bellaria, vedono la partecipazione regolare di degenti, famiglie, personale ospedaliero e cittadini. La AUSL, riconoscendo il valore dell'iniziativa, ha concesso tutti gli spazi.