COME IN UN CAMPO DI GRANO

Settore in cui opera l'ente
Educazione, istruzione e formazione
Città in cui opera l'ente
Bologna
Tipologia ente

Associazione di promozione sociale

Social

IL PROGETTO

Come in un campo di grano è un progetto di accoglienza ludico-ricreativa  per anziani fragili riprogettato sulla base delle problematiche riscontrate a causa della Pandemia da SarsCov-2, grazie soprattutto alla collaborazione dei servizi sociali del Quartiere San Vitale e San Donato che ha visto coinvolti il Circolo La Fattoria negli spazi della Fattoria Urbana del rione Pilastro a supporto delle attività di Cadiai Soc. Coop. e La Dolce Soc. Coop. per le iniziative del progetto VIC-Vacanze in Città e “Non perdiamoci di vista”. Il progetto si è svolto con 3 gruppi presenti in periodi differenti: 9-13 agosto: Gruppo San Donato 2 – 10 partecipanti; 16-20 agosto: Gruppo San Vitale 1 – 5 partecipanti; 15-16 settembre: Gruppo San Donato 3 – 6 partecipanti; 5 novembre: Gruppo San Donato 12 partecipanti; 3 dicembre: Gruppo San Vitale 5 partecipanti Ritrovarsi in un ambiente peculiare come quello della Fattoria Urbana ha permesso agli operatori e agli anziani coinvolti, di ritrovarsi e dialogare di un mondo, come quello contadino, permettendogli di ritrovare e condividere la memoria del proprio passato. Le attività svolte sono state prevalentemente di carattere motorio e ricreativo con focus sulla socialità e sul racconto autobiografico  Le giornate dal 9 al 13 agosto, dal 16 al 20 agosto e del 15 e 16 settembre sono state suddivise al mattino con accoglienza, passeggiate e incontri con gli animali ed esercizi di ginnastica dolce per lo scioglimento articolare e il risveglio motorio che anticipavano e predisponevano il corpo per le attività ricreative proposte:  l’acquerello, l’argilla, il telaio, l’uncinetto, la trasformazione di alcune foto del loro passato e la costruzione di pon-pon. L’obiettivo è stato anche quello di generare coinvolgimento e benessere in persone anziane e in condizione di solitudine. Ciascuna delle attività arte-terapiche proposte è stata infatti scelta utilizzando volutamente materiali poveri e mantenendo la conduzione del gruppo su toni di leggerezza, spontaneità, libertà d’espressione e confronto. Le realizzazioni sono poi state messe in mostra durante la giornata della Festa della Vendemmia. Le giornate proseguivano poi con il pranzo, riposo e momenti più conviviali proposti degli operatori delle cooperative fino all’arrivo del pulmino. Mantenendo l’autonomia degli anziani nel partecipare o meno alle attività abbiamo riscontrato con piacere che c’è stato ampio coinvolgimento. Nelle giornate del 5 novembre e del 3 dicembre, relative al progetto del Quartiere “Non perdiamoci di vista”, si è tenuto un approccio più di accoglienza e animazione che di attività strutturate come nei mesi precedenti.

L'IMPATTO DEL PROGETTO

Benessere dell'utenza dopo un lungo periodo di chiusura dettato dalla Pandemia
Collaborazione strutturata con i Servizi Sociali
Promozione del benessere della terza e quarta età legata al ruolo sociale, alle relazioni interpersonali.
Riscoperta di competenza e passioni
Scoperta di luoghi e spazi

TESTIMONIANZE DEI BENEFICIARI

Mi porto a casa una set imana di ricordi bellissimi. La gioia di fare qualcosa che gli altri non fanno." I.
Mi porto a casa una set imana bellissima. Mi avete coccolata, ero partita un pò prevenuta ma sono stata coccolata come un pulcino nell'ovatta. Grazie. F.
Io ci starei sempre qui, assieme agli animali che mi piacciono tanto. Forse vi torno a trovare. Questo è un grande posto! G.
Di questa esperienza penso: non avrei mai creduto a 93 anni che mi sarei trovata servita, riverita con carissime persone in un luogo meraviglioso. A