Musica Oltre 2024

Settore in cui opera l'Ente
Volontariato, filantropia e beneficenza
Comune in cui opera l'Ente
Bologna
Tipologia Ente

Associazione di promozione sociale

Social

IL PROGETTO

Il progetto 2024 di Concordanze prosegue fedele alla nostra mission: portare la musica classica, eseguita al più alto livello qualitativo da musicisti del Teatro Comunale e dai migliori freelance di Bologna, nelle carceri e nelle strutture di cura del disagio psichico. Quest'anno il filo conduttore è rappresentato dalle figure dei due fratelli Fanny e Felix Mendelssohn, con un programma ricco di motivi di interesse, fra cui due prime esecuzioni assolute. Prosegue poi la nostra collaborazione con la Cineteca di Bologna che quest'anno, grazie a cui quest'anno offriremo ben due cine-concerti per i detenuti del Carcere di Bologna e i pazienti psichiatrici dell'area metropolitana: "The Kid" di Charlie Chaplin e "The Cameraman" di Buster Keaton, verranno proiettati con le musiche eseguite da Concordanze e dirette dal grande Timothy Brock.

Noi ci crediamo. Crediamo che tutti e tutte debbano e possano mettere i propri saperi al servizio di chi sta ai margini della propria società. Noi siamo musicisti e lo facciamo portando la musica nei luoghi della marginalità. Ad ognuno dei nostri concerti - e ormai sono ormai oltre 200... - tocchiamo con mano la capacità della musica di combattere ogni stigma. E portare gioia nella vita di pazienti e detenuti...

- Mattia Cipolli

L'IMPATTO DEL PROGETTO

Il nostro progetto, anno dopo anno, produce, fra gli altri, due risultati particolarmente concreti e tangibili: - lotta allo stigma: noi portiamo la musica classica dei "primi" agli "ultimi", rendendo evidente che non tutti si dimenticano, discriminano, emarginano i soggetti fragili. Noi ce ne prendiamo cura e con loro vogliamo instaurare un contatto umano. - supporto alle strutture di cura e detenzione che faticano ad offrire occasioni di crescita culturale a detenuti e pazienti

TESTIMONIANZE DEI BENEFICIARI

Ad un nostro concerto abbiamo ricevuto un grande applauso da parte dei detenuti del Carcere di Bologna. Per scherzare abbiamo commentato: "Aspettate ad applaudire ancora non abbiamo suonato una nota!" La risposta di un detenuto ci ha lasciato senza parole: "Siete qui. E non è poco."