Perché nessuno vada perduto

Settore in cui opera l'ente
Volontariato, filantropia e beneficenza
Città in cui opera l'ente
Baricella
Minerbio
Tipologia ente

Associazione di promozione sociale

IL PROGETTO

La condizione adolescenziale è segnata fortemente dalla transitorietà. L’adolescenza è la “nascita sociale”, in cui ci si allontana dalle figure parentali per trovare la propria identità nel mondo. I ragazzi vivono un allontanamento da ciò che fino a quel momento sembrava familiare: il loro corpo, la relazione con le figure di riferimento, il gruppo di amici, la scuola, la casa.
Il progetto, promosso da Tuoni APS e partner, vuole rispondere a questa necessità: essere una casa in grado di accogliere e accompagnare i giovani del territorio. L’azione si articola quindi in due parti: la prima è finalizzata all’intercettazione dei ragazzi che abitano la strada per conoscerli e creare una relazione, prevenendo così comportamenti devianti; la seconda si pone come obiettivo l'accoglienza dei ragazzi in un luogo di riferimento. Il luogo di aggregazione è quello dell’oratorio parrocchiale, perché spazio di accoglienza continua e non giudicante, in cui imparare il rispetto delle regole e accrescere in ognuno il senso di partecipazione positiva. La presenza costante di un educatore professionale è la chiave del successo di questo progetto: l'ascolto del vissuto dei ragazzi è ciò che li fa sentire amati e importanti.
Il principio fondante del progetto è la co-costruzione delle attività. Nell’idea di “dare spazio” ai ragazzi è importante considerare non solo la questione fisica di lasciar loro un luogo, ma anche un’intenzione psicologica, creativa ed educativa. Per questo i ragazzi, accompagnati dall’educatore di riferimento, propongono e realizzano attività a seconda dei loro bisogni e desideri (aula studio, attività sportive, laboratori, uscite, feste, etc…)

Nella relazione con i ragazzi seminiamo piccoli gesti di gentilezza, che li renderanno adulti migliori

- Manuela Rispolo, Irene Castronuovo

L'IMPATTO DEL PROGETTO

Da questo progetto ci aspettiamo che i ragazzi imparino a non vivere in modo superficiale, ma ad andare a fondo nella ricerca di ciò che è bene per loro e siano consapevoli della loro preziosità e unicità. Desideriamo inoltre che il progetto abbia un impatto positivo sull’intera comunità in cui i ragazzi vivono e nella quale spesso sono visti come elemento di disturbo e devianza. In un’ottica di conoscenza reciproca, si vuole favorire la creazione di una rete comunitaria forte, in grado di valorizzare i legami intergenerazionali.
In questo tempo segnato dalla solitudine, dal ritiro sociale e dal rischio devianza, si vuole offrire ai ragazzi un porto sicuro, dove poter ritessere quelle relazioni, tra pari e con adulti di riferimento, che sono alla base della crescita dell’individuo. La grande sfida di oggi è ricostruire gli orizzonti perduti di futuro per e con i ragazzi, sostenendoli nell’orientamento al mondo universitario e al lavoro: educare i giovani di oggi a scelte consapevoli significa formare gli adulti di domani.

TESTIMONIANZE DEI BENEFICIARI

"Avere qualcuno che ti accoglie, ti ascolta, ti guarda, non è affatto scontato. Spesso ci sentiamo soli e non sappiamo con chi parlare: sapere che andando in oratorio ci sarà qualcuno disposto a darti il suo tempo e il suo affetto mi fa sentire sicura" Alice, 19 anni