RUOLO DELLA NEUROINFIAMMAZIONE NELLA FISIOPATOLOGIA DEL DISORDINE DA DEFICIT DI CDKL5

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Ricerca scientifica e tecnologica
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IL PROGETTO

Il progetto finanziato dalla Fondazione CARISBO a favore del gruppo di ricerca di “Neurofisiologia e neurobiologia dei disturbi dello sviluppo cerebrale” afferente al Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università degli studi di Bologna ci ha permesso di comprendere i meccanismi alla base di una grave e debilitante patologia che colpisce i bambini, il Disordine da Deficit di CDKL5 (CDD). Questa rara patologia genetica è causata dalla mancanza di funzione di una proteina (CDKL5) fondamentale per il corretto sviluppo del sistema nervoso centrale. I sintomi della malattia si manifestano già durante i primi mesi di vita con gravi crisi epilettiche. I bambini affetti sono incapaci di sviluppare una qualsiasi forma di linguaggio e raramente sono in grado di camminare. Ad oggi, purtroppo, non esistono terapie o trattamenti efficaci per migliorare i gravi sintomi di questo disordine del neurosviluppo.
In questo progetto, che si è basato sull’utilizzo di modelli della patologia, abbiamo investigato se, in assenza di CDKL5, è presente un processo infiammatorio a livello cerebrale e abbiamo valutato gli effetti che questo esercita sullo sviluppo del cervello e sulle sue funzioni. La conoscenza dei meccanismi alla base della patologia CDD risulta essere fondamentale per ideare strategie terapeutiche mirate.

Questo studio ci ha permesso di dimostrare che, in assenza di CDKL5, nel cervello si instaura un processo infiammatorio dannoso per i neuroni. Tale processo può essere contrastato mediante l’utilizzo di trattamenti con sostanze antiinfiammatorie di origine vegetale. Queste risultati potrebbero quindi porre le basi per lo sviluppo di terapie volte a migliorare la funzionalità cerebrale nei bambini affetti da Disordine da Deficit di CDKL5

- Stefania Trazzi

L'IMPATTO DEL PROGETTO

I risultati del nostro studio indicano che in assenza di CDKL5, le cellule microgliali, che sono le cellule immunitarie che risiedono nel cervello, sono iperattive e causano un processo infiammatorio che ha gravi effetti sullo sviluppo e sulle funzioni delle cellule cerebrali. Questa alterazione si verifica molto precocemente, si aggrava con l’invecchiamento e provoca una ridotta sopravvivenza dei neuroni e della loro capacità di maturare e funzionare correttamente.
Abbiamo dimostrato che il blocco dell’azione nociva delle cellule microgliali tramite un trattamento con luteolina, una sostanza di origine vegetale con azione antiinfiammatoria, permette un significativo recupero della funzionalità neuronale.
La luteolina si è dimostrata ottimamente tollerata e sicura quando somministrata per lunghi periodi nell’uomo, di conseguenza, l’approccio terapeutico qui proposto potrebbe rappresentare una terapia coadiuvante per i bambini affetti da Disordine da Deficit di CDKL5.
Pertanto, i risultati ottenuti con questo progetto potrebbero avere in futuro un grosso impatto sia per il benessere dei pazienti e delle loro famiglie sia per i costi sostenuti attualmente dalla sanità pubblica per questa debilitante patologia.