Un giardino inclusivo

Settore in cui opera l'ente
Educazione, istruzione e formazione
Città in cui opera l'ente
Bologna
Tipologia ente

Fondazione

Social

IL PROGETTO

La funzione e l’importanza del gioco nella crescita e nella socializzazione dei bambini è argomento di trattazione da parte di psicologi e pedagogisti da molti anni. ll gioco rappresenta uno dei modi privilegiati per esplorare il mondo esterno e quello delle relazioni interpersonali, per sviluppare abilità motorie e cognitive, per sperimentare ruoli diversi. E’ un’attività spontanea a cui tutti i bambini hanno diritto. Per i bambini che presentano difficoltà può essere molto complesso giocare nello stesso modo dei coetanei; questo può essere parzialmente o del tutto risolto strutturando il setting di gioco in modo da aggirare gli ostacoli specifici offrendo un maggiore grado di autonomia ed una più ampia libertà nel gioco. Le strategie facilitanti possono riguardare diversi aspetti: -la casetta è fornita di 2 rampe inclinate che permettono il gioco e l’attività anche ai bambini con difficoltà di movimento e sulla carrozzina. I giochi come lo specchio magico, il pannello figurativo e il pannello per giocare a tris con figure rotanti, disegni e numeri colorati incisi nel legno, possono essere utilizzati da chi presenta difficoltà cognitive o sensoriali; -il tavolo in legno è lungo 270 cm con un prolungamento che consente l'utilizzo anche ai bambini seduti su carrozzina; è un tavolo inclusivo e comprende anche due panche incorporate nella struttura, consente l’interazione sociale tra bambini rispondendo allo loro diverse esigenze: disegnare, utilizzare giochi di società, costruire oggetti, manipolando materiali diversi.

L'idea di rigenerazione del giardino della nostra scuola Primaria nasce dall'osservazione dei bambini svolta dai docenti e dagli educatori durante le ore di gioco libero e di svago, nei momenti di pausa dalla lezione. Ci siamo accorti di quanto sia importante per loro la socializzazione e lo spazio nel quale possano viverla. Abbiamo notato che lo spazio del nostro giardino è diventato meno fruibile negli ultimi anni anche per le necessità di diversi bambini delle classi con bisogni educativi speciali o con disabilità fisiche o sensoriali. C'è ora l'esigenza di ricreare un luogo di socializzazione accogliente e inclusivo in cui i bambini abbiano la possibilità di incontrarsi ed entrare in relazione, riscoprendo il senso di appartenenza allo spazio esterno della scuola. Il nostro progetto infatti mira a creare una struttura ludica inclusiva, che renda tutti bambini autonomi nel giocare con i propri coetanei, anche e soprattutto quei bambini che hanno maggiori difficoltà. Vorremmo promuovere l’educazione alla partecipazione, alla condivisione, alla valorizzazione positiva delle differenze, alla soddisfazione nel gioco comune, elementi formativi per tutti i bambini e le bambine.

- Serena Costanzini

L'IMPATTO DEL PROGETTO

La realizzazione di un’area attrezzata con giochi inclusivi accessibili a tutti ha una duplice finalità: • consentire a tutti i bambini di potere condividere l’esperienza del gioco; • sensibilizzare i bambini, ma anche le loro famiglie, perché maturino uno sguardo rispettoso e accogliente nei confronti di chi è diverso da sé. Il diritto al gioco è una priorità sancita anche dalla Convenzione ONU sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza (1989); la scuola deve fare il possibile perché questo si realizzi, creando le condizioni che permettano a tutti i bambini di utilizzare giochi adatti alle diverse esigenze. Curare la qualità delle relazioni e l’allestimento di un setting educativo adeguato diventano delle assolute priorità, perché se l’alunno disabile si sente accolto e incoraggiato, valorizzato e integrato nel gruppo classe, allora è nelle condizioni per sviluppare al meglio le proprie potenzialità. Attuare un percorso inclusivo attraverso il gioco può fare la differenza, permette ai bambini in difficoltà di non autoisolarsi a causa dei limiti oggettivi dell’ambiente, ma di favorire la socializzazione e lo scambio reciproco. Gli elementi che possono farci comprendere se il progetto ha successo sono molteplici: lo sviluppo del senso di autoefficacia e di autostima che sostiene un crescente sentimento di fiducia nei confronti delle proprie potenzialità, che siano esse pratiche (saper fare) o emotive (saper essere). Nel momento in cui queste vengono riconosciute dai pari il risultato è di piena inclusione.