Visioni di futuro, visioni di teatro…2024 torna a casa: il Teatro Testoni riapre con il Festival dedicato alla prima infanzia

Settore in cui opera l'ente
Arte, attività e beni culturali
Città in cui opera l'ente
Bologna
Tipologia ente

Cooperativa Sociale di tipo A

Social

IL PROGETTO

Il Festival internazionale di arti performative e cultura per la prima infanzia, prevede spettacoli per bambine/i 1-6 anni, laboratori per insegnanti, conferenze,seminari. Appuntamenti per riflettere sul rapporto tra arte, educazione, cittadinanza culturale dell’infanzia. La 21 edizione coincide con il rientro al Teatro Testoni delle attività de La Baracca dopo i lavori di riqualificazione durati 18 mesi. Dal 12 -19 marzo a teatro, nei Nidi e nelle Scuole dell’infanzia del Comune di Bologna. Visioni fa parte di BABEL– The Art of Listening in Theatre for Young Audiences, progetto sostenuto dall’UE attraverso il programma Creative Europe per il periodo 2023-2025, quest’anno ha un grande obiettivo: diffondere “l’arte di ascoltare il pubblico”(bambine/i) sia nel contesto teatrale che in quello educativo, soggetti con sensibilità, qualità percettive,cognitive diverse da quelle degli adulti. Dopo l’edizione itinerante di ottobre 23, si torna negli spazi riqualificati del Testoni, un luogo storico che sta affrontando un percorso finalizzato alla sostenibilità grazie ai lavori di riqualificazione energetica che trasformeranno le sale teatrali in luoghi a basso impatto ambientale.19 spettacoli, 34 repliche per famiglie e scuole, con la presenza di 10 compagnie straniere.

Questa edizione del festival segna diversi passaggi di consegne. Dal 2024 Visioni non sarà più un festival Mapping, ma diventa “festival Babel”. Babel è il nuovo progetto europeo di cui La Baracca è partner. Un progetto che rivendica il diritto all’ascolto di tutte le età, dall’infanzia all’adolescenza, con l’idea che bambine e bambini abbiano diverse voci e diversi bisogni che, come persone adulte che si occupano di arte e cultura, dobbiamo ascoltare e accogliere. A questo si aggiunge un’altra novità di Visioni: una nuova direzione artistica. Un cambiamento importante, che guarda al passato con riconoscenza, portandosi dietro le tante esperienze e le conoscenze acquisite, per affrontare con occhi nuovi il futuro. Un nuovo inizio, insomma. Una nuova pagina di Visioni, il libro che da vent’anni stiamo scrivendo insieme. Un libro nato per quelle bambine e quei bambini che non sanno leggere o che hanno appena iniziato a farlo, e per cui ci sentiamo in dovere di continuare a scrivere

- Andrea Buzzetti, Bruno Frabetti

L'IMPATTO DEL PROGETTO

Spettacoli appositamente creati per la prima infanzia da 17 compagnie nazionali e internazionali, per un totale di 34 repliche: 16 repliche dedicate alle famiglie e 18 per le scuole; produzioni artistiche e culturali di qualità che riescono ad arricchire il percorso di crescita di bambine e bambini considerandoli “spettatori dell’oggi” in grado di recepire e comprendere con piene facoltà senza considerarli spettatori del futuro: dare loro una piena cittadinanza culturale. Si aggiungono 8 laboratori di 2 ore e mezza, esperienze istantanee, incontri di breve durata, finestre che si aprono per offrire a insegnanti ed educatori la possibilità di poter curiosare e sperimentarsi. Una serie di proposte che spaziano dal teatro all’arte visuale, dalla danza all’illustrazione, dalla poesia alla lettura.
Un grande attenzione è dedicata alla politica dei prezzi. Garantire un’offerta culturale economicamente sostenibile per dare supporto alle fasce più fragili (indicazioni fornite dagli insegnanti o servizi sociali). Una maggiore democraticità dell’offerta al fine di garantire la fruizione della cultura a tutte le bambine e bambini indipendentemente dalla loro condizione socio-economica.

TESTIMONIANZE DEI BENEFICIARI

La 21a edizione di “Visioni di futuro, visioni di teatro… festival internazionale di arti performative e cultura per la prima infanzia” è un’edizione unica per tanti aspetti. Innanzitutto segna la riapertura del Teatro Testoni Ragazzi dopo quasi due anni di chiusura. Un ritorno nel teatro che non è solo la casa de La Baracca, ma anche un luogo di riferimento per le famiglie e i servizi educativi della città, per le bambine e i bambini dalle tante età che lo frequentano, a partire proprio dalla prima infanzia. Rientriamo con la stessa chiave, ma con spazi vuoti da riempire che, proprio come si fa nella creazione di uno spettacolo, cerchiamo di guardare con gli occhi di un bambino, lasciando spazio all’immaginazione. Un luogo che riabiteremo piano piano e che oggi è ancora un po’ cantiere. Un cantiere di idee, di ricerche, di alleanze e di sogni… un cantiere di visioni per il futuro. Perché il festival è proprio questo: un’occasione per immaginare in grande. " La Baracca"